ATTUALITA'
MEDAGLIA D'ORO AL COMUNE DI ZARA
Proponiamo il testo della mozione presentata da Renzo de’Vidovich e altri consiglieri comunali nella seduta del Consiglio Comunale del Libero Comune di Zara in Esilio tenutasi a Parma in occasione del raduno dell’11 ottobre 2003.

La mozione de’Vidovich era stata affiancata da altra mozione a firma di Lucio Toth e alla quale mancava il rifiuto di negare il gonfalone di Zara qualora la motivazione non fosse stata cambiata.

Il Consiglio Comunale non ha votato nessuno dei due documenti “per mancanza di tempo”.

Per completezza di informazione proponiamo il testo della motivazione le cui scandalose manipolazioni storiche non meritano commenti.

Agli amici del Libero Comune di Zara in Esilio la Lega Nazionale augura di sapersi opporre con tutta l’energia di cui sono capaci (e non è poca) a questo scandalo che si vuole perpetrare a loro danno :

DALMATI ITALIANI NEL MONDO 
LIBERO COMUNE DI ZARA IN ESILIO

MOZIONE

Il Consiglio Comunale del Libero Comune di Zara in Esilio riunito a Parma il giorno 11 ottobre 2003

- esprime viva gratitudine al Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi per aver concesso “motu proprio” in data 21.09.2001 la Medaglia D’Oro al Valore Militare al Gonfalone dell’ultima Amministrazione italiana della città di Zara;

- deve però, nel contempo, prendere dolorosamente atto che è stato modificato il secondo comma della motivazione per cui risulta stravolta la storia della Città ed inclusi alcuni episodi storicamente falsi che hanno indotto, quindi, in errore la più alta e nobile Carica dello Stato;

- rivolge, con il rispetto dovuto al Capo dello Stato e con la gratitudine che i Dalmati hanno verso la persona di Carlo Azeglio Ciampi per le sue buone intenzioni purtroppo in parte frustrate, rispettosa istanza affinché sia eliminato o sostanzialmente modificato il secondo comma della motivazione;

- rileva che tutti i tentativi, coperti da doveroso riserbo, posti in atto nell’arco di due anni per ristabilire la verità sono stati vanificati da un impetrabile muro di gomma burocratico che ha impedito di far arrivare la nostra voce fino al Presidente della Repubblica;

- dà mandato al Sindaco di Zara in Esilio e alla Giunta comunale di presentare pubblica e formale richiesta per ristabilire la verità storica;

- delibera, qualora questo tentativo non andasse a buon fine, di negare il consenso ad appuntare la tanto attesa M.O.V.M. sul nostro storico Gonfalone, conservato presso la sede centrale di Roma del Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare ma sempre e solo di proprietà di questo Libero Comune.

Mozione presentata dal cons. Renzo de’Vidovich ed altri consiglieri comunali nella seduta del Consiglio Comunale del 11 ottobre 2003

Durante la seduta, è stata presentata dal consigliere comunale Lucio Toth un’altra mozione, analoga nel contenuto ma che omette la parte finale.

Le due mozioni non sono state messe ai voti per mancanza di tempo in quanto la sala era stata messa a disposizione dal Comune di Parma solo fino alle ore 18.

Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa dalla Repubblica Italiana

Data del conferimento : 21 settembre 2001

Motivo del conferimento:
“Zara, città italiana per lingua, cultura e storia, ha dato alla patria nell’ultimo conflitto, tra morti e dispersi militari e civili, un decimo della sua popolazione. 7 Medaglie d’Oro, 22 Medaglie d’Argento e molte altre medaglie al valor militare stanno a testimoniare la valorosa determinazione del suo popolo nei momenti supremi.

Dal settembre 1943 in avanti la città ha continuato a battersi per mantenere la sua identità. I fanti, bersaglieri, alpini, marinai e avieri, tra cui molti zaratini del neo costituito battaglione partigiano italiano Mameli furono i primi ad affrontare l’invasore tedesco. Le molte decine di caduti in combattimento e le centinaia di italiani vittime di esecuzioni sommarie o morti nei lager, annegati, sono stati il prezzo della resistenza.

Sottoposta a violenti bombardamenti aerei a tappeto, distrutto più di ogni altro capoluogo di provincia del nostro Paese, per l’eroica lotta Zara ha aggiunto alla sua storia altre pagine di grande coraggio. Al fine della guerra Zara desistette solo quando ogni ulteriore resistenza era materialmente impossibile. Le vestigia veneto-romane e le rovine dell’ultimo combattuto periodo restano a memoria della presenza della nostra gente. Il Gonfalone del Comune di Zara, fortunosamente riportato in Patria, testimonia un glorioso passato e quanto sia, comunque, rimasto forte nella gente di Zara l’amore per la Patria comune e la fiducia nei valori che uniscono tutti gli italiani. Fulgido esempio di attaccamento alla Patria e delle più elevate virtù militari, Zara: giugno 1940 – aprile 1945”.