L.N. del. FRIULI
C'è un'aquila che volteggia sopra di noi
Il simbolo dell'aquila da secoli è presente in non pochi degli stemmi e delle insegne del Friuli

Il simbolo dell'aquila da secoli è presente in non pochi degli stemmi e delle insegne della nostra regione. Per fare alcuni esempi, lo vediamo campeggiare sul gonfalone della regione autonoma Friuli Venezia Giulia, sullo stemma della provincia di Udine e su molti altri stemmi o insegne civiche più o meno antichi. 

Aquila medievaleL'archetipo da cui la maggior parte di questi trae ispirazione è l'antico stemma della Patria del Friuli. L'arma ufficiale del Patriarcato di Aquileia, come ordinamento giuridico territoriale, era appunto l'aquila d'oro coronata in campo d'azzurro. Essa compariva dipinta in vari edifici a cominciare dall'età feudale, epoca in cui il patriarcato divenne un'istituzione di carattere temporale (1077d.C.), oltrechè ecclesiastico, prendendo la forma di quello che può essere definito un principato feudale. 

Tra i vari luoghi in cui compariva detta insegna, possiamo citare a titolo esemplificativo, e confortati da sicure fonti documentarie, le porte della cinta muraria di Udine sulle quali dovette essere stata dipinta per ordine del patriarca e più volte restaurata. Simile è lo stemma della città di Aquileia, dove l'antico tipario era la raffigurazione del palatium turrito e merlato, sul quale, come su un trono, campeggia un'aquila volta a destra colle ali spiegate ed intorno la legenda a caratteri gotici maiuscoli: "VRBS HECAquileia AQVILEGIE CAPUD EST ITALIAE". 

Aquileia mantenne poi lo stemma d'azzurro all'aquila d'oro quale appare nello stemma di signoria del patriarcato. Di questo tipario, il riferimento etimologico è evidente, anche se a ben guardare, si tratta di un errore di interpretazione del nome che, come dimostrano studi recenti, nulla avrebbe a che fare col nobile rapace, bensì deriverebbe dall'idronimo Akylis, che è tra l'altro molto simile al nome greco della città Akyleia presente in Strabone, poi latinizzato nella forma Aquilis. 

La credenza che il nome Aquileia derivasse da Aquila è assai antica e corroborata da una tradizione locale, secondo cui un'aquila in volo augurale avrebbe accompagnato i coloni nella fondazione della città e ne avrebbe ispirato il nome. Leggenda quest'ultima che troviamo raccontata in un rilievo scolpito sul fianco sinistro di un'ara votiva del III sec. d.C., dove compare appunto una figura allegorica di Aquileia che riceve aiuto e protezione dall'Italia; sopra la corona turrita sul capo di Aquileia, si libra in volo il rapace in questione. 

bandiera civile del FriuliColonia militare e avamposto commerciale di Roma prima, e capitale del potente stato feudale dei patriarchi poi, Aquileia imponeva il suo vessillo, l'aquila, regina dei cieli e simbolo di una città che era seconda solamente a Roma, come insegna naturale del Friuli, l'antica X REGIO augustea (Venetia et Istria), fiera come l'indomita gente friulana avanguardia delle genti italiche. 

Il suddetto tipario non scomparve neppure dopo la conquista veneziana del Friuli, essendo ancora presente nell'arma della signoria della Repubblica Veneta, inquartato nel primo punto, quasi a ribadire la particolarità della Patria in seno ai domini della Serenissima. l'aquila della Regione Friuli Venezia Giulia

Alla fine del percorso storico araldico di questa simbologia approdiamo ai nostri giorni, ove ritroviamo ancora presente nelle insegne della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (1967) e della Provincia di Udine l'aquila, con un più evidente richiamo all'insegna patriarcale nello stemma della provincia.

Andrea Rossi